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IL CASHMERE DELLE SIGNORIE

Si narra.. che Marco Polo abbia scoperto nel XIII secolo, all’interno di alcune grotte in Mongolia, delle rappresentazioni di capre selvatiche addomesticate dall’uomo. È dunque probabile che, già in tempi molto lontani, dei pastori abbiano allevato queste capre capaci di fornire una lana particolarmente calda.

Una vera benedizione in quelle regioni dall’inverno molto rude. Soltanto nel XIX secolo l’Europa scopre, meravigliata, questa preziosa lana che prenderà il nome di kasmir. Gli altipiani del Ladakh e del Tibet in Himalaya sono le regioni dell’autentica lana di cashmere. Ad un’altitudine media di 4000 metri vive la Capra Hircus, animale oggi addomesticato conosciuto anche con il nome di capra Pashmina. Per affrontare il lungo inverno, che dura sei mesi e per sopportare temperature che raggiungono anche i -40°C, l’animale è ricoperto da uno spesso vello di lana formato da lunghi peli. È da questo animale, la cui taglia si situa tra la capra domestica europea e la capra nana, che proviene questa lana straordinaria che ha reso il termine “kashmir” famoso in tutto il mondo.